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venerdì 15 marzo 2013

Sulle EMOZIONI.


Le emozioni sono una componente importantissima nel meccanismo di risposta del campo energetico umano agli stimoli e alle percezioni che riceve da tutto ciò che lo circonda. Una emozione, come tutti noi possiamo testimoniare e sperimentare, produce effetti immediati sul nostro corpo fisico, ed è in grado di modificare quasi istantaneamente la nostra risposta comportamentale, che va adattandosi rapidamente verso la direzione più conosciuta e sperimentata in grado di riportare in equilibrio l'intero nostro sistema energetico.

Ma come nasce una emozione ?

Una emozione è sostanzialmente una alterazione dell'equilibrio corporeo che si produce attraverso la produzione ed il rilascio di ormoni e neurotrasmettitori nei vari sistemi di collegamento e connessione del nostro corpo. Questa alterazione, questa stimolazione, viene immediatamente catturata dai nostri meccanismi percettivi e poi viene interpretata come risposta alla particolare situazione esterna a noi stessi che ha provocato tale sommovimento.

emozione == lat. EMOTIONEM da EMOTUS
p.p di EMOVERE trasportar fuori, smuovere
scuotere, comp. della partic. E da, che aggiunge
forza all'azione espressa dalla parola alla quale
è unita, E MOVERE agitare, muovere
etimologia parola emozione
dal dizionario etimologico on line www.etimo.it

Per esempio, la percezione di una tigre in libertà senza sbarre protettive a pochi metri da noi provocherà nella stragrande maggioranza di noi il rilascio di un ormone ben noto a tutti, l'adrenalina; tale rilascio provocherà la conseguente interpretazione del nostro meccanismo percettivo, che associerà tale sensazione ad uno schema ben preciso che si chiama Paura.

La paura è una grande nube.
Rende il freddo ancora più freddo,
il buio ancora più buio.
Ma lascia che si sollevi
e si dissolverà.
Obi-Wan Kenobi

Una emozione, dunque, non è altro che una sensazione nel corpo, che noi percepiamo in risposta ad un evento che ha colpito il nostro Campo di Consapevolezza. L'alterazione dell'equilibrio chimico nel nostro corpo produce istantaneamente una sensazione, ed è questa sensazione percepita che definiamo come emozione. Sommovimento.

Che cosa interviene a dare un significato, ad interpretare, l'emozione che stiamo provando? Naturalmente, i modelli che sono stati inseriti all'interno della mente che abbiamo posto al dominio dell'interpretazione della Realtà, cioè, nella stragrande maggioranza dei casi, la Mente di Superficie. Se noi non dessimo un nome a ciò che stiamo provando, l'emozione rimarrebbe soltanto una sensazione percepita nel corpo, che nascerebbe, avrebbe un suo picco, e poi diminuirebbe fino a scomparire con discreta rapidità.

E' forse la paura ad impedirvi
di intraprendere una azione?
In tal caso dovete riconoscere la paura,
osservarla, rivolgerle la vostra attenzione,
essere pienamente presenti di fronte ad essa.
Così facendo spezzate il legame
fra la paura ed il vostro pensiero.
Non lasciate che la paura
si innalzi fino alla vostra mente.
Eckhart Tolle

Il nodo chiave, semplice, ma al contempo profondamente importante di questo meccanismo, sta nel fatto che il meccanismo di creazione delle emozioni è bidirezionale. Le emozioni possono essere create anche in assenza di un reale stimolo esterno, concentrando la nostra capacità immaginativa e conseguentemente la nostra attenzione su un qualcosa che faccia da catalizzatore. Se attiviamo una immagine interiore catalizzatrice, e la manteniamo sufficientemente a lungo, il corpo fisico verrà inondato dell'emozione associata ad essa come se questa immagine stesse realmente accadendo.

Se ascoltiamo musica rilassante, ed immaginiamo di essere sdraiati comodamente su un prato, il corpo fisico comincerà a produrre ormoni e neurotrasmettitori che sono rispondenti a questo scenario anche se siamo seduti su una sedia scomoda in un seminterrato cittadino. Chiunque tra noi comprende e sa con certezza che questo meccanismo funziona, perchè lo ha praticato senza alcun dubbio più e più volte nel corso della propria esistenza nelle più disparate situazioni.

In questo semplice, automatico, normale comportamento umano si aggancia uno dei capolavori tattici dello Sfidante per perpetuare sè stesso ed il suo controllo su di noi. In un modo che forse state già cominciando ad intuire.

Come abbiamo visto, la stragrande maggioranza degli esseri umani utilizza la Mente di Superficie come elemento di interpretazione delle sue percezioni, in maniera ereditata, automatica ed inconsapevole.

Il meccanismo di controllo della generazione ed interpretazione delle emozioni viene quindi gestito dalla Mente di Superficie, perchè essa è stata messa inconsapevolmente al timone dell'interpretazione delle percezioni.

La Mente di Superficie è in generale sotto il controllo dello Sfidante. Cioè a dire, è focalizzata su schemi di pensiero ben precisi, che abbiamo già visto in questo capitolo.

Questi schemi di pensiero producono invariabilmente emozioni. Emozioni che stanno saturando il nostro meraviglioso pianeta Terra e tutti i suoi abitanti da millenni; emozioni che hanno il solo scopo di perpetuare la presenza dello Sfidante all'interno del nostro Campo di Consapevolezza; emozioni che sono basate su premesse irreali, che con il nostro benessere e con ciò che realmente siamo non hanno nessun tipo di correlazione; emozioni che sono tutte correlate ad una emozione fondamentale: la Paura.

La tua ansia altro non è che
l'ansia del Volador, sempre timoroso
che il suo stratagemma venga scoperto
e il nutrimento gli sia negato.
Tramite la mente che, dopotutto, è la loro,
i Voladores instillano nella vita degli esseri umani
ciò che più gli conviene,
garantendosi un certo livello di sicurezza
che va a mitigare la loro paura.
Carlos Castaneda

In che modo la Mente di Superficie produce queste emozioni carburante per lo Sfidante?

Generando attraverso il dialogo interiore condizionato schemi di pensiero che si caricano progressivamente di emozione attraverso questo continuo dialogo interiore.
Questa è l'arma principale di attacco e di controllo dello Sfidante al Campo di Consapevolezza umano; è forse la sua unica possibilità di indurci con l'inganno a creare qualcosa che va ad esclusivo suo vantaggio: ci addormenta attraverso la sovralimentazione e l'utilizzo condizionato della Mente di Superficie, in modo tale da accedere al nostro Campo di Consapevolezza e manipolarlo per i suoi scopi facendoci credere di essere lui.

In balia inconsapevole di questo meccanismo, un essere umano non fa altro che perpetuare schemi di comportamento acquisiti che non hanno alcun legame con ciò che è realmente. Alimentando schemi di pensiero irreali e senza alcun legame con la sua vera essenza, produce emozioni che invece di sostenerlo e renderlo felice, nutrono e sostengono esclusivamente lo Sfidante, e lo deprivano di Energia e Forza Vitale, costruttiva e positiva.

Seguendo la Mente di Superficie, che è fatta di mille e mille voci che non sono le sue, agisce nel Mondo vivendo la vita che non è la sua, comportandosi come non è in realtà, in balia dello Sfidante senza averne il benchè minimo sospetto.

Per esempio, quando vi pervade un umor nero
e voi cominciate
ad assumere uno schema mentale negativo
e a pensare quanto sia orribile la vostra vita,
il vostro pensiero
si è allineato al Corpo di Dolore
e voi siete diventati inconsapevoli
e vulnerabili all'attacco del Corpo di Dolore.
Inconsapevoli, cioè a dire
identificati con qualche schema mentale o emozionale,
con totale assenza
dell'Osservatore Silenzioso.
Eckhart Tolle

L'innesco e l'autorafforzamento involontario del circolo vizioso dialogo interiore - emozione è dunque l'arma principale a disposizione dello Sfidante nella sua attività di depotenziamento del nostro Campo di Consapevolezza. Scendiamo ancora più nel dettaglio di questo processo, in modo da diventare sempre più consapevoli di come siamo abilmente manipolati. Un processo che chiameremo, da ora in avanti, Spirale di Depotenziamento.

Un Guerriero ha controllo.
Non su altri esseri umani,
ma sulle proprie emozioni.
Egli non le reprime,
ma le esprime,
senza paura,
ma solo al momento giusto.
Don Miguel Ruiz


Fonte:
https://www.facebook.com/pages/LO-SFIDANTE/259116044157705

sabato 8 dicembre 2012

LE SETTE REGOLE DI PARACELSO





1 - La prima è quella di migliorare la salute.

Questo richiede una respirazione, il più spesso possibile, profonda e ritmica, riempiendo bene i polmoni , all'aperto o davanti a una finestra aperta. Bere ogni giorno a piccoli sorsi, circa due litri di acqua, mangiare tanta frutta, masticare i cibi il più perfetto possibile, evitare alcol, tabacco e medicine, a meno che, per qualche motivo grave, non siate sottoposti a qualche trattamento medico. Fare il bagno giornalmente dovrebbe essere un’abitudine che dovete alla vostra dignità.

2 - Bandite assolutamente dalla vostra mente, per qualsiasi ragione, tutti i pensieri di pessimismo, rabbia, rancore, odio, noia, tristezza, vendetta e povertà.

Fuggire come la peste ogni occasione di trattare con persone maldicenti,viziose, vili, mormoratori, pigre, pettegole, vanitose o volgari e inferiori per naturali limiti di comprensione o per argomenti sensuali che costituiscono la base dei loro discorsi o occupazioni. L’osservanza di questa regola è di decisiva importanza: si tratta di cambiare la trama spirituale della vostra anima. E’ l’unico modo per cambiare il vostro destino, perché questo dipende dalle nostre azioni e dai nostri pensieri. Il caso non esiste.

3 - Fate tutto il bene che vi è possibile.

Aiutate ogni infelice ogni volta che potete, ma non nutrite mai un debole per qualsiasi persona. Dovete tenere sotto controllo le vostre forze, e fuggire da ogni forma di sentimentalismo.

4 - Dobbiamo dimenticare ogni offesa, anzi, sforzatevi di pensare bene del vostro più grande nemico.

La vostra anima è un tempio che non dovrebbe mai essere profanato dall'odio  Tutti i grandi uomini si sono lasciati guidare da quella soave Voce Interiore, ma questa non vi parlerà immediatamente, ci si deve preparare per un certo tempo, distruggendo la sovrapposizione di strati di vecchie abitudini, pensieri ed errori che pesano sul vostro spirito, che è divino e perfetto nella sua essenza, ma impotente per la imperfezione del veicolo che gli si offre oggi per manifestarsi, la debole carne.


5 - Dovete raccogliervi ogni giorno, dove nessuno può disturbarvi, anche per mezz'ora  seduti più comodamente possibile, con gli occhi socchiusi e non pensare a niente.

Questo rafforza fortemente il cervello e lo Spirito e vi metterà in contatto con influenze benefiche. In questo stato di meditazione e di silenzio, arrivano spesso le idee più brillanti, che a volte, possono cambiare un’intera esistenza. Con il tempo tutti i problemi che sorgono saranno risolti vittoriosamente da una Voce Interiore che vi guiderà in questi momenti di silenzio, da soli con la vostra coscienza. Questo è il demone di cui parlava Socrate.


6 - È necessario mantenere il silenzio assoluto su tutti i vostri affari personali.

Astenersi, come se si fosse fatto un giuramento solenne, dal riferire agli altri, anche al vostro più intimo, di tutto quello che pensate, ascoltate, conoscete, imparate, sospettate o scoprite; per lungo tempo almeno, si dovrebbe essere come una casa murata o un giardino recintato. È una regola della massima importanza.

7 - Non temete gli uomini e non abbiate paura del domani.

Mantenete il vostro cuore forte e puro e ogni cosa andrà bene. Non pensate mai di essere soli o deboli, perché ci sono dietro di voi potenti eserciti, che non potete concepire nemmeno nei sogni. Se vi elevate nello spirito, nessun male potrà toccarvi. Il solo nemico che dovete temere siete voi stessi. La paura e la sfiducia nel futuro sono le madri funeste di tutti i fallimenti, e attraggono le cattive influenze e con esse il disastro. Se studiate con attenzione le persone di buona fortuna, vedrete che, intuitivamente, esse osservano gran parte delle regole sopra enunciate.

Molti di coloro che ammassano ingenti ricchezze, è certo che non sono del tutto delle buone persone, nel senso della rettitudine, però possiedono molte di quelle virtù che sono menzionate sopra. D’altro canto, la ricchezza non è sinonimo di benedizione, potrebbe essere uno dei fattori che conduce alla felicità, per il potere che ci da per compiere grandi e nobili opere, però la benedizione più duratura può essere raggiunta solo attraverso percorsi diversi, dove non domina mai l’antico serpente della leggenda, Satana, il cui vero nome è Egoismo.


Conclusione:
Non lamentatevi mai di niente, dominate i vostri sensi, fuggite sia dall'umiltà come dalla vanità. L’umiltà vi sottrae le forze e la vanità è tanto dannosa, che è come se dicessimo “peccato mortale contro lo Spirito Santo.”
Paracelso.

lunedì 26 novembre 2012

Virtus

Penso, nell'ombra che giunge sovrana.
Che io maledetto, pace per l'anima mia non trovo.
Fu per l'uomo e per la donna questo sacro ed evanescente scrigno, nella quiete, deposto. 
Ne facemmo abuso, senza riconoscerla, e la dimenticammo.  Schiavi della necessità e della bramosìa incontrollata. Appigliarsi più a nulla è possibile, ora che la terra umida sbriciola sotto ai piedi, ed il sole dormiente si spegne.
Così tanto calore era stato affidato al mio cuore, terra del primo villano che gettò via la chiave della sua porta. Consumata dai giullari, la fonte della mia speranza, là dove tra le umane insidie sbocciavano le rose.
Ed ora, mi resta la luna, sì flebile e mutabile, in questa lunga notte. Come, mio Dio, sopporterò il mio respiro? 


KorePhysis.

sabato 24 novembre 2012

Silentium est aureum.



Di oro fu generato, fin dunque al nero mutato.

Di altri tanti colori fu nel mezzo pervaso, affinchè nella sfumatura comprendesse la bellezza, sì tale e profondo movimento, sì caldo e rincuorante sapore, dagli occhi fu celato e quasi completamente perduto.
Or bene, guardate i colori, percepite il sapore, vibrate come un violino, respirate la vita, e quando io ritornerò ve ne accorgerete in voi. Silenzio dunque, ascoltate lo spazio,
percepite le ombre, amate il momento.
Che gli sciocchi siano avvisati, tale scienza non punta al danaro, allontanatevi dunque, poichè le insidie spaventose saranno. 

KorePhysis.

lunedì 12 novembre 2012

Sincronicità

Ciò che ci succede (le grandi sfide offerte dai rapporti umani, dalla salute), è uno strumento di cui ci serviamo per ridefinire i nostri parametri biologici; in altre parole non ci accade mai qualcosa per puro caso, e tutto ciò che viene, anche se inaspettato può essere affrontato. Il motivo per cui a volte gli avvenimenti si ripetono è perchè sarebbe meraviglioso trovare un'altra via per risolverli, una via spirituale, la via dell'accettazione e della consapevolezza che di qualunque cosa si tratti abbiamo in noi tutti gli strumenti per reagire, non dobbiamo far altro che chiudere gli occhi e porci la giusta domanda. Abbiamo sete di conoscenza, basti solo pensare alle domande primordiali a cui pensiamo di non saper rispondere. Da dove veniamo? Perchè siamo qui? Dove andiamo quando moriamo? Per quanto assurdo possa sembrare attiriamo a noi le esperienze che possono aiutarci ad aprire gli occhi, sia pure che queste esperienze significhino crisi economica, per farci considerare strumenti di sopravvivenza alternativi al denaro, crisi governative, affinchè ci venga voglia di riaffermare la nostra individualità, malattie gravi, per farci capire cosa veramente è importante per noi. Il punto di vista di chi ha compreso seppur di poco l'immensa gioia che un essere umano può vivere, ha come centro un equilibrio secondo cui azione e reazione sono energie dualistiche che si contrappongono per generare nuove forme di amore. In altre parole, ciò che c'è dietro ci aiuta a comprendere il profondo significato della vita, e non sto parlando di buonismo verso il prossimo, ma dell'amore che possiamo offrire a noi stessi. 

Un abbraccio, KorePhysis.

domenica 11 novembre 2012

Una via nel tempo...


Siamo il presente così come siamo il passato, e saremo il futuro così come il passato è presente, ed il presente è il passato del futuro.
E quando anch'esso giungerà saremo passato, presente e futuro. Siamo gli architetti e i guerrieri della nostra esistenza; epoche giungeranno in cui costruiremo per i figli ed epoche in cui distruggeremo nella figura dei nostri figli, affinché questi ultimi riprendano il passato e lo uniscano al presente. I quattro elementi non cesseranno mai di unirsi all'inspiegabile quinto: l'enigma dei tempi, l' amore. E così ameremo e soffriremo e ci uniremo al segreto della creazione: quella forza così costante che sacrifica se stessa per mantenere l'ordine, quell'amore così puro ed astratto da sembrare la luce più abbagliante.. e così l'amore genererà ancora la forma, che tenderà all'amore, che si tramuterà in forma. L'amore in tutti gli aspetti: la pienezza, il piacere, la gentilezza, l'ardore, il sacrificio, la sofferenza, l'odio. E l'amore riflesso nella forma assumerà tanti colori in base a quello assorbito meglio dal cristallo dell'anima umana; un cristallo che attende la Visita Interiora Terrae per riflettere tutti i suoi splendidi colori.


Un abbraccio, KorePhysis.